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Condizioni per l’azione di determinazione dell’indennità di espropriazione
Sentenza Cassazione Civile n. 11261 del 31/05/2016
La Corte di Cassazione ha statuito che l’azione di determinazione dell’indennità di esproprio trova causa nella procedura espropriativa ritualmente definita mediante la pronuncia del decreto ablativo, il quale costituisce un’indefettibile condizione dell’azione suddetta.
La pronuncia del decreto di espropriazione, infatti, si configura quale evento giuridico che condiziona il diritto all’indennità, per cui il giudice può esaminare il merito della controversia soltanto se, al tempo della decisione, il decreto di esproprio è stato emanato (anche nelle ipotesi in cui sia insussistente al momento della proposizione della domanda).
Ciò trova conferma nell’art. 54, 2° comma del D.P.R. 8-6-2001 n. 327 (esattamente riprodotto nell’art. 29, comma 3, del d.lgs. n. 150 del 2011) che prevede che il termine di 30 giorni per proporre opposizione decorre proprio “dalla notifica del decreto di esproprio”; ovvero “dalla notifica della stima peritale, se quest’ultima sia successiva al decreto di esproprio”: in entrambi i casi, tuttavia, presupponendo e richiedendo, comunque, la previa pronuncia del decreto di espropriazione.
Avvocato Giuditta Riggi
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